Da Misurina, con il bus o con l’auto, si percorre la strada a pedaggio fino al rifugio Auronzo, da cui cominciamo la nostra escursione percorrendo l’affollatissima strada sterrata che costeggia le Tre Cime di Lavaredo e arriva al rifugio Lavaredo.
Da qui si sale verso l’omonima forcella per poi proseguire fino al rifugio Locatelli (inutile descrivere questo tratto che penso sia il più frequentato e conosciuto delle Alpi). A questo punto inizia la vera escursione, ci si avvia verso nord dietro il rifugio a destra della torre di Toblin fino a raggiungere la forcella di San Candido dove una sbiadita indicazione su una tavola ci segnala la direzione (verso destra) da tenere per il Laston dei Scarperi e questa sara’ anche l’ultima indicazione o segno che troveremo nel proseguire.
Ci si cala per un tortuoso sentiero, che passa vicino a una serie di postazioni della grande guerra, nel vallon di San Candido per poi iniziare la risalita dello stesso per il centro del vallone su tracce di sentiero ben marcate. L’ambiente è grandioso con ilCrodon di san Candido e le punte di Sassovecchio (a destra) e il laston dei Scarperi (a sinistra). Arrivati nel mozzafiato anfiteatro finale si devia verso sinistra, sempre per tracce ben evidenti, dove ci si immette in un canalino da risalire fino in cima e che termina con un saltino di roccia di 3-4 metri ben gradinato da superare … questa è l’ultima fatica.
Superato questo tratto ci si ritrova nella spalla finale, a 50 metri dalla cima, in un’ambiente che lascia senza parole… quello che colpisce sono i colori dal bianco scintillante della dolomia, al rosso, all’arancio, al giallo delle varie stratificazioni. Un ultimo sforzo e si è in vetta … da qui la vista è qualcosa di indescrivibile: le Tre Cime viste quasi dall’alto; la torre di Toblin piccolissima e poi il Paterno, la Croda dei Toni, il Popera, la Croda Rossa di Sesto … ed ancora, dall’altra parte, il Monte Rudo, i Rondoi ed i Baranci … da qui non si vorrebbe più scendere!
Difficoltà: EE
tempo di percorrenza 7-8 ore