Siamo partiti da Campitello di Fassa (1448 mt), percorrendo la strada sterrata (dove è presente anche un servizio di jeep-navetta) che porta al Rifugio Micheluzzi (1860 mt) in circa 1h/1h15′ di cammino. Da qui, abbiamo proseguito per un tratto di Val Duron (segnavia 578-532) tra prati popolati da marmotte e con una splendida vista dei Denti di Testarssa dell Sciliar sul fondo della valle.
Dopo un tratto pianeggiante, la strada si divide e, attraversando il torrente, abbiamo proseguito sulla destra seguendo il n° 578 che sale con un sentiero classico di montagna, tra i prati fino al Ciaresoles (2232 mt), una piccola cresta che sovrasta la Val de Dona e la Val de Udai.
Da qui, seguendo il segnavia 580 ci siamo alzati con un sentiero ghiaioso fino al Rifugio Antermia (2495 mt) di fronte al quale si innalza il Sass de Dona e da cui, in 5 minuti, si raggiunge il Lago di Antermoia attorniato da splendide cime: da destra la Croda del Lago, la Croda dei Cirmei, il Catinaccio di Antermoia (di fronte), il Lastees de Antermia.
Il rientro, oltre che dallo stesso percorso, può essere fatto proseguendo dal Lago fino al Passo Principe (2599 mt) seguendo il segnavia 584 (il 583B porta alla Ferrata delle Scalette, spettacolare ma da fare in salita), e da qui la discesa a valle con il 584 fino al Gardeccia da cui si può scendere a Pozza di Fassa o a piedi o con il pulmino-navetta.
Un’altra alternativa per il rientro, dal Lago di Antermoia, è di tornare fino al Ciaresoles e da qui proseguire a destra seguendo il n° 580 e al bivio scegliere se impoccare la Val de Udai fino a Mazzin o la Val de Dona fino a Fontanazzo.