Sette e Mezzo è la variante italiana del blackjack. Al gioco passano partecipare da 3 a 12 giocatori, ciascuno dei quali cerca di raggiungere un punteggio totale superiore a quello del banco, purché non ecceda il sette e meno.
Da un normale mazzo di 62 carte, si tolgono gli Otto, i Nove e i Dieci, in modo che restino in tutto 40 carte. Si può anche usare un mazzo di carte regionali italiane. Ecco i valori di ciascuna carta: ogni carta numerale ha il suo valore facciale (l’Asso vale uno; il Due vale due, il Sette vale sette) mentre ogni figura (Re, Cavallo o Donna, Fante) vale mezzo punto. Il Re di denari (o la Donna di cuori) è la matta
e può valere sia mezzo punto sia quanti punti interi si vogliano (in altre parole, ha la stessa funzione del Jolly).
Il mazziere o banchiere distribuisce una carta coperta a ciascun giocatore e una a sé stesso. I giocatori puntano una somma a piacere sulla carta coperta, o addirittura prima di riceverla. Poi ciascuno guarda la sua carta, senza farla vedere a nessuno. A questo punto ciascun giocatore può “stare”, senza far vedere la sua carta e senza volerne altre, oppure può chiedere una o più carte (scopre la prima carta e ne chiede un’altra coperta; oppure tiene coperta la prima e ne chiede un’altra scoperta; non può tenere coperta più di una carta) finché decide di stare o è “sballato” (cioè il valore delle sue carte eccede il limite massimo di sette e mezzo).
Chi ottiene sette e mezzo (con sole due carte si chiama d’emblée) lo annuncia e scopre sul tavolo tutte le carte. Chi durante la distribuzione totalizza più di sette e mezzo “sballa”, lo dichiara ed esce subito dal gioco, consegnando al banchiere la somma puntata. Quando tutti i giocatori hanno fatto la propria mossa, il banchiere scopre la sua carta e decide anche lui se stare o prenderne altre. Quando “sta”, ossia si ferma, tutti gli altri partecipanti scoprono le carte ancora coperte. Il banchiere ritira le puntate di chi ha fatto meno punti di lui e paga, alla pari, chi ne ha fatti di più. A parità di punti vince il banchiere. Se il banchiere a sua volta sballa, paga chi è ancora in gioco ma non restituisce la somma a chi era già sballato.
Chi ha fatto sette e mezzo d’emblée si vede pagare doppio. Se il sette e mezzo d’emblée è stato fatto da un giocatore, costui diventa il nuovo banchiere e deve distribuire le carte senza però mescolare il mazzo: il mazzo va mischiato solo quando esce la matta.
Chi riceve un Quattro può chiedere al banchiere di cambiargli la carta. Chi fa sette e mezzo con un Sette e la matta, fa triplé e viene pagato tre volte la posta. In certi casi si considera triplé anche una mano con due Sette.