La Feijoa è originaria della zona sub-tropicale del Sudamerica, ma che anche in Italia ha avuto un discreto successo, visto che è coltivata nell’Italia meridionale, ma anche in regioni dal clima temperato come la Toscana e la Liguria. E’ una specie sempreverde, arbustiva, cespugliosa a crescita lenta che, se trova le condizioni ideali di clima e terreno, può raggiungere anche 8 metri di altezza.
La specie più diffusa è la Feijoa (o Acca) Sellowiana, da cui derivano varie sottospecie come “Unique”,”Mammoth”, “Smith” e “Gemiti”, che si differenziano tra loro soprattutto perquel che riguarda l’altezza dell’albero e la fioritura, mentre non vi è alcuna differenza sulla durata di vita di questa pianta (generalmente molto longeva) e sul sistema di potatura che, se nei primi anni deve essere minima, successivamente deve essere effettuata in maniera drastica e sistematica.
L’ambiente ideale affinché la Feijoa dia il meglio di sé è simile a quello richiesto dalla coltivazione dell’ulivo, si pianta in un terreno ricco e ben drenato, leggermente acido, se messa in piccoli spazi basta piantare un solo esemplare. Non sopporta le basse temperature (difficilmente sopravvive sotto zero) e si adatta bene sia ai terreni compatti che a quelli sciolti, purché senza ristagni idrici.
Le foglie sono scure, lucide, spesse, di forma ellittica e lunghe circa 5 cm: con le foglie essiccate si possono fare degli infusi. I fiori, di dimensioni medio-piccole, sono di colore bianco e rosa, con degli stami rosso/corallo, molto vistosi. I frutti, grandi come prugne, hanno invece la scorza verde e la polpa bianca traslucida o giallastra: estremamente profumati, anche se non dolcissimi, hanno un sapore della polpa che sta a metà strada tra ananas e fragola.
La maturazione del frutto avviene generalmente nei mesi tra settembre ed ottobre: appena raggiungono la maturazione, i frutti si staccano spontaneamente dall’albero e cadono. Questo è il metodo più comune per procedere alla raccolta: se invece preferisci raccogliere tu stesso/a il frutto dall’albero, allora raccogli esclusivamente i frutti maturi, cioè quelli che si staccano agevolmente dai rami, che hanno un leggero rammollimento della polpa ed un leggerissimo schiarimento di colore della buccia. Rammenta che i frutti raccolti hanno breve durata, ovvero circa cinque giorni (un paio in più se li raccogli tu stesso dai rami) e vanno conservati in luogo fresco.
Un’ultima considerazione va fatta per quel che riguarda i parassiti che attaccano detta pianta, come la cocciniglia degli agrumi e la mosca mediterranea: la Feijoa è anche soggetta a marciumi radicali (provocata da eccessive annaffiature) ed alla maculatura delle foglie. Per ovviare a questi inconvenienti fornisci alla pianta la giusta quantità di concime nel periodo che va dalla primavera all’inizio dell’autunno.